Sul finire degli anni '70 Pino Martini partecipa ad un progetto
estremamente interessante con la gruppo la formazione jazz-rock
Capricorno, guidata dal trombettista Guido Mazzon,
nata dopo una improvvisata jam session al Teatro Arsenale
di Milano.
Capricorno fa riferimento all’esperienza
del free di Miles Davis, ma anche le formule espressive
del jazz e della musica improvvisata di quegli anni. Il basso
(affidato a Pino Martini) e la batteria (dietro la quale siede
Salvatore Garau) non vengono utilizzati come puro elemento di
monotono supporto, ma sviluppano un vero e proprio contappunto
melodico ritmico alle improvvisazione della tromba, per dare vita
ad un jazz-rock con base ritmica, pulsante ed agile e
con la tromba che si staglia in lucide impennate. Musica scorrevole,
elastica e ben suonata con tante cose da raccontare, tra cui alcuni
riflessi della precedente esperienza di Martini e Garau legata,
specie con i Salis, al recupero di stilemi
tipici della produzione musicale sarda. Questi riferimenti traspaiono
così in alcune composizioni del gruppo. Su tutte citiamo
“Vernaccia e piriciou” firmato da Guido Mazzon.
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