corsi, Seminari e laboratori  
 

Laboratori di canto tradizionale basato sul repertorio dei canti della Sardegna tenuti da Pino Martini ed organizzati dall’Associazione Culturale La Conta presso il CAM, Ponte delle Gabelle Via San Marco 45- Milano.

5 incontri aprile 2003
5 incontri gennaio 2004
5 incontri novembre 2004
5 incontri marzo 2005
5 incontri ottobre 2005
5 incontri marzo 2006



Prove di canto sardo presso il CAM di Milano, marzo 2005

Corsi di canto sardo

Circolo Sardo di Milano
da aprile a maggio 2005 (incontri settimanali)

Circolo Sardo A. Nazzari Bareggio
da ottobre 2005 a aprile 2006 (incontri settimanali)

Concerto del coro di canto sardo del circolo di Bareggio, diretto da Pino Martini

Seminario sul canto tradizionale sardo, seguito da un concerto del Trio sardo a Milano, parco del Mazda Palace. Organizzato dall’Associazione Culturale La Conta nell’ambito della festa di Liberazione.
14 luglio 2005


Il trio sul palco al Festival di Liberazione, 14 luglio 2005
 
  Recensione su L'UNIONE SARDA del 15 luglio 2005
Un seminario di Pino Martini sul canto tradizionale sardo è l’appuntamento di ieri a Milano, parco del Mazda Palace. Organizzato dall’associazione culturale La Conta nell’ambito della festa di Liberazione, il leader del gruppo Tancaruja ha tenuto un corso sulla musica corale in Sardegna. Ha cantato, suonato e spiegato ai presenti le particolarità del mondo musicale isolano: il canto a tenore, in cui ogni voce riproduce tonalità diverse e ogni paese ha una sua specificità (soprattutto nella zona della provincia nuorese, dove si trovano ad esempio Bitti, Oniferi, Orgosolo); i canti a chitarra del Logudoro, con le modalità esecutive rappresentate dalla corsicana, nuorese, mi e la, muttos; le canzoni a curba del Campidano, con strofe e ritornelli a tema religioso o satirico. Ha accennato anche alla genesi dei testi, al periodo storico in cui sono stati composti e agli autori. Le canzoni esaminate - Nanneddu Meu, Procurad’e moderare, Lairellellara, Ave Maria, A S’andira, Non potho reposare, Trallallera corsicano - fanno parte del repertorio sardo che Martini ha suddiviso in sacro, profano e canti della quotidianità. Musiche e testi di cui a volte non si conosce il compositore, ma che ogni sardo ricorda, perché tramandato dalle generazioni precedenti. Molte le persone di origine sarda e tanti milanesi hanno cantato con i testi in limba, dei quali i relatori hanno fornito le traduzioni. Non solo voci ma anche strumenti; Mondo Usai, costruttore e suonatore di pippiolu e trunfa ha presentato gli oggetti che crea nel suo laboratorio a Seneghe. Sandro Putzolu ha mostrato il funzionamento delle tre canne delle launeddas e illustrato la tecnica del fiato continuo, necessaria per suonarle senza interruzioni. I due, insieme a Pino Martini alla chitarra, hanno accompagnato le voci delle oltre trenta persone che hanno partecipato all’incontro e improvvisato un coro polifonico. In serata i tre musicisti hanno dato vita ad uno spettacolo di musica sarda, soprattutto balli, con launeddas, pippiolu, triangolo, trunfa e chitarra. Su passu torrau, dillu e ballu puntuau hanno coinvolto ragazzi, signore di mezza età e bambini in un ballu tundu “furiosu” come ama definirlo Martini.
Sabrina Schiesaro (Unioneonline)